Sciopero di 24 ore per il contratto, per il futuro di Air Italy e per sostenere una difficile vertenza. Una vertenza, “che vede il sindacato chiedere da mesi l'applicazione del contratto collettivo, quale riferimento minimo retributivo e normativo, e l'adeguamento della normativa al mutato scenario industriale della compagnia".

Sono queste le motivazioni di Filt Cgil, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto Aereo, che hanno proclamato per oggi, 28 gennaio, lo sciopero di 24 ore del personale di volo Air Italy.

A motivare lo sciopero, concorrono anche “le inaccettabili, quanto scorrette e poco trasparenti, modalità gestionali ed operative che talune direzioni aziendali si ostinano a porre in essere, nonostante il rinnovamento del management della compagnia, generando pesanti diseconomie e denotando una grave mancanza di rispetto verso la professionalità e i sacrifici che il personale navigante Air Italy ha profuso e continua a profondere”.

Per i sindacati pesa pure l'incertezza sul futuro aziendale, alimentata dai continui stop ai progetti industriali, dalle repentine retromarce nel network di lungo raggio e da inspiegabili défaillances, come la perdita della continuità territoriale su Olbia.

"Chiediamo - concludono Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Ta - un radicale cambio di passo di Air Italy nelle relazioni industriali e nelle modalità gestionali, per il bene dell'azienda, dei suoi dipendenti e persino degli azionisti. Tuttavia, in difetto di ciò, saremo costretti a proseguire senza indugio nella nostra legittima azione di protesta, di cui lo sciopero del 28 gennaio, non costituirebbe certo l'ultimo atto".