C'è l'accordo per i lavoratori Italpizza, in provincia di Modena. Si apre un percorso di internalizzazione per gli addetti del sito. Dopo una lunga trattativa notturna iniziata alle ore 9 di ieri mattina presso la sede di Confcooperative e poi proseguita presso la sede di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil modenesi, unitamente alle categorie sindacali di settore, la notte del 17 luglio hanno siglato con le controparti datoriali, l'ipotesi di accordo quadro sugli inquadramenti contrattuali dei lavoratori Italpizza. L'ipotesi è stata presentata ai lavoratori nelle assemblee di sito in corso oggi stesso. 

Per i circa 600 lavoratori addetti alla produzione in appalto presso la cooperativa Evologica, l’accordo quadro prevede un percorso di aumenti retributivi che culminerà con l’assunzione diretta da parte di Italpizza a partire dal 1/1/2022, secondo i seguenti passaggi: una tantum di 580 euro lordi con la busta paga di agosto 2019, un aumento retributivo dal 1/1/2020 per raggiungere l'85% della retribuzione del contratto dell'industria alimentare; un aumento retributivo dal 1/1/2021 per raggiungere il 93%, e infine l'assunzione diretta da parte di Italpizza dal 1/1/2022, con l'applicazione integrale del contratto dell'industria alimentare. 

Per i circa 250 lavoratori addetti al confezionamento e alla logistica presso la cooperativa Cofamo, l’accordo quadro prevede invece una ulteriore fase di confronto che dovrà concludersi entro il 31/12/2019 per definire i corretti inquadramenti contrattuali. In questa fase è comunque prevista l’una tantum di 580 euro con la busta paga di agosto. 

Anche i temi dell’organizzazione del lavoro vengono demandati ad appositi confronti da svolgersi nella vigenza dell’accordo. Altri aspetti finali riguardano i trattamenti specifici per eventuali nuovi assunti/dimessi e il mantenimento degli impegni dell'azienda committente in caso di cambio appalto. Le aziende si impegnano a non fare esuberi e a far sì che tutto il personale impiegato sarà utilizzato all’interno del sito produttivo. 

“Si è lavorato con l’obiettivo di superare il modello di appalto completo delle lavorazioni ripristinando le corrette sfere di applicazione contrattuale – dichiarano congiuntamente le sigle sindacali di Cgil Cisl Uil impegnate nell’accordo –. Il percorso è ancora lungo e sono necessari ulteriori passaggi, ma la gestione contrattuale degli oltre 1.000 lavoratori è complessa. I lavoratori avranno da subito dei benefici economici e l’intera lavorazione delle pizze sarà internalizzata con l’applicazione progressiva del contratto nazionale dell’industria alimentare. L’accordo punta a coniugare la sostenibilità produttiva e occupazionale del sito con la qualità del lavoro. Ora la parola spetta ai lavoratori”.