Venerdì hanno sfilato in corteo e poi presidiato. Sindacati e lavoratori stretti insieme per manifestare la loro rabbia contro una vertenza che si trascina da anni e che rischia di sprecare professionalità, talento e quello che potrebbe essere un grande avvenire. Sono i lavoratori della Acc Wanbao, provincia  di Belluno, il cui futuro è appeso a un filo. Nel pomeriggio del 5 marzo hanno anche occupato simbolicamente una sala del municipio di Mel. Chiedono l'apertura di un tavolo al ministero dello Sviluppo Economico.

"Da più di un anno - scrivono i sindacati - le lavoratrici e i lavoratori della Acc di Borgo Val Belluna lottano per garantire un futuro all'ultima azienda di compressori del Paese e d'Europa contro lo strapotere dei produttori asiatici. Acc, nel corso di quest'anno, ha incrementato i volumi di produzione e confermato la fiducia dei grandi produttori europei. Il govemo ha inserito la nostra azienda in un grande progetto di politica industriale per il rilancio delle produzioni del compressore (Italcomp) con la integrazione della ex Embraco di Riva di Chieri di Torino i cui lavoratori sono in cassa integrazione da tre anni".

"Ora - continua il documento - siamo a un passaggio decisivo per il nostro e il loro futuro: il tempo delle attese è terminato. Vogliamo risposte e l'immediata convocazione di un tavolo al Mise per la definizione e il lancio del progetto Italcomp. Lavoratrici e lavoratori dopo un anno di incertezze e di grande resistenza chiedono al ministro Giorgetti: il progetto Italcomp è ancora una priorità per il governo? Al vice ministro Tedde: le sue promesse diverranno realtà? Al sistema bancario italiano, che tanto si vanta di essere vicino alle persone: intendete sostenere il progetto di rilancio?"

"Noi, le nostre famiglie, la nostra comunità, non perdoneremo il tradimento degli impegni presi a tutti i livelli istituzionali. Non lasciate che siano la rabbia e l'ira a muovere la nostra mobilitazione, che non avrà termine fino alla convocazione del tavolo ministeriale per ottenere le soluzioni che da tempo aspettiamo e meritiamo! Se il governo è "dei migliori", lo dimostri salvando 700 posti di lavoro".

Stefano Bona, segretario generale della Fiom Belluno, parla ai lavoratori della Acc Wanbao in sciopero:

"Il tempo è finito -ha detto venerdì, nel corso del presidio, Stefano Bona, segretario generale della Fiom Belluno, parlando ai lavoratori -. Oggi usciamo dalla fabbrica per dimostrare la nostra rabbia. Il Paese deve accorgersi di noi e il governo deve agire!" (il video qui sotto nel post Facebook della Fiom Cgil Veneto).