Buone pratiche
Emilia-Romagna, stesso lavoro stessi diritti. Gli accordi Flai Cgil

Negli ultimi mesi i sindacati hanno concluso una serie di intese in diverse realtà industriali della regione, avendo come riferimento il tema della ricomposizione sociale del lavoro, soprattutto sul versante degli appalti
Negli ultimi mesi le strutture territoriali della Flai Cgil dell’Emilia-Romagna hanno concluso una serie di accordi in diverse realtà industriali della regione, avendo come riferimento il tema della ricomposizione sociale del lavoro - soprattutto sul versante degli appalti - e della riunificazione dei cicli produttivi.
“L’obiettivo perseguito e realizzato in questi accordi, che rilanciano e consolidano una strategia di più ampio respiro che ha una sua continuità nel tempo, è quello di garantire che a uguali prestazioni di lavoro corrispondano uguali diritti e uguali retribuzioni - sottolinea Valerio Bondi segretario generale Flai Cgil Emilia-Romagna -. Partendo dall’idea che vada applicato il medesimo contratto collettivo nazionale sia ai lavoratori dipendenti del committente sia ai lavoratori operanti nell’appalto”. Gli accordi hanno interessato complessivamente circa 600 lavoratori e lavoratrici.
Gli accordi
Caseifici Granterre (ex Parmareggio) Reggio Emilia, Fontana Spa reparto affettamento e Tino Prosciutti spa reparto disosso Parma, accordi con i quali le lavorazioni sono state internalizzate e i lavoratori dell’appalto sono stati assunti direttamente dal committente.
Pizza +1 Piacenza, con applicazione integrale a far data dal 01.01.2023 del contratto Industria Alimentare anche per tutti i lavoratori operanti nell’appalto (precedentemente inquadrati in minima parte nel ccnl Merci e Logistica e in gran parte nel contratto Multiservizi).
Valpizza Bologna, a far data dal 01.01.2025 applicazione integrale del contratto Industria Alimentare (precedente inquadramento contratto Merci e Logistica) con progressivo riallineamento delle retribuzioni, che a luglio 2024 determineranno un aumento di 100 euro mensili per 14 mensilità prima del definitivo passaggio al contratto degli alimentaristi.
Inalca (gruppo Cremonini) Reggio Emilia, dal 01.02.2023 l’applicazione integrale a tutto il personale operante sull’appalto del contratto dell’Industria Alimentare (in sostituzione del Merci Logistica precedentemente applicato).
Caseifici Granterre (ex Parmareggio) Modena, applicazione integrale del contratto Industria Alimentare a far data dal 01.01.2025 (in sostituzione del Merci Logistica) con riallineamento del differenziale retributivo tra i due contratti al 1° gennaio 2023 (33%) e 1° gennaio 2024 (66%) e con riconoscimento di un buono pasto di 4 euro giornalieri a regime per i lavoratori operanti sull’appalto.
“Il problema centrale del sistema degli appalti, oltre al tema della genuinità degli stessi, è che dopo la riforma del 2003 - la cosiddetta Legge Biagi - questi sono diventati uno strumento di compressione dei costi del lavoro e di sostanziale aggiramento della corretta applicazione contrattuale - aggiunge Paride Amanti della segreteria Cgil Emilia-Romagna -. Per questo ribadiamo - concludono i due sindacalisti - che il contratto collettivo funziona nella sua unicità e si rafforza se si impedisce alle imprese di ricorrere agli appalti solo per comprimere salari e diritti dei lavoratori rendendoli più deboli e ricattabili".