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Reportage

Stellantis, il viaggio della dignità

Carlo Ruggiero
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Cento delegati Fiom in bus verso Parigi per chiedere l'apertura di un confronto: "Ovunque solo tagli e condizioni insostenibili. Serve un piano industriale"

Se Tavares non va dagli operai, gli operai vanno da Tavares. In sostanza, è quello che è successo il 2 giugno, Festa della Repubblica. Cento delegati Fiom, provenienti da tutti gli stabilimenti italiani, sono partiti in bus dal centro di Torino diretti verso la sede di Stellantis di Poissy, a pochi chilometri da Parigi.

Dopo una lunga attesa per una convocazione che non è mai arrivata, gli operai del gruppo si sono organizzati per partire, così da chiedere all’amministratore delegato l’apertura di un confronto sulle condizioni di lavoro e sulle prospettive produttive e occupazionali.

Il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma: "Un viaggio necessario per farci ascoltare. Se vogliono sapere come si lavora nelle fabbriche italiane, basta che chiedano ai delegati. Abbiamo anche bisogno di garanzie sulla direzione che stanno prendendo gli investimenti sulla transizione industriale, con le principali giga factory che ormai parlano solo straniero".