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La polemica

«Lo shopping è una Liberazione», l'offensivo volantino di un centro commerciale

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Condanna della Filcams nazionale: "Il paragone è irrispettoso per i tanti italiani che hanno combattuto per liberare il nostro Paese dal nazifascismo"

“Irrispettoso e offensivo”, non usa mezzi termini la Filcams nazionale per commentare il volantino divulgato dal centro commerciale, I Gigli, a Campi Bisenzio in provincia di Firenze, per promuovere lo shopping nella festività del 25 aprile e del Primo maggio e ne chiede la rimozione.

“Il valore della Festa della Liberazione dell’Italia dal fascismo – spiega la categoria del commercio della Cgil - non può essere svilito solo per sfruttare propri interessi commerciali. Paragonare lo shopping alla Liberazione è un’offesa ai tanti italiani che hanno combattuto per il nostro paese per rimuovere ogni forma di dittatura e oppressione”.

Sul front dei diritti del lavoratori, da diversi anni, la Filcams Cgil promuove la campagna La Festa non si vende, “per chiedere la regolamentazione delle aperture domenicali e festive nel commercio e permettere alle lavoratrici e ai lavoratori del settore di vivere ‘liberamente’ le ricorrenze civili e religiose”. Il ricordo delle battaglie partigiane contro il nazifascismo, ricorda la Filcams, “deve essere rispettato e onorato”.

Dura anche la nota della Filcams di Firenze: "È semplicemente vergognoso quel che sta accadendo in queste ore di vigilia di festività, quella del 25 aprile e quella del Primo maggio. Ci si ostina alle aperture dei negozi calpestando in questo modo non solo le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche il significato e il valore sociale di dette festività.Ecco perché occorre battersi per un modello più sostenibile, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli".