Scenderanno in sciopero venerdì 21 aprile anche in Umbria le lavoratrici e i lavoratori del settore legno e arredo, con una concomitante manifestazione a Pesaro, che interesserà tutti i lavoratori del Centro Italia. Il contratto nazionale è scaduto a fine 2022 e interessa in regione circa 3000 addetti, espressione di un settore che nel 2021 è cresciuto del 25,5% e nel 2022 del 12,6%, con un export che solo in alta Umbria ha fatto segnare un più 18,9%. “Federlegno, nonostante questi risultati, non intende ascoltare le ragioni degli operai, che in media guadagnano 1400 euro al mese - afferma Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell'Umbria -. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che con sapienza e artigianalità danno vita a prodotti che poi sono uno dei fiori all'occhiello del made in Italy".

Federlegno ha proposto aumenti “irrisori" di soli 63,83 euro al mese, chiedendo per giunta la modifica dell’attuale modello contrattuale. "Per questo il 21 saremo a Pesaro, dove ha sede il più grande distretto del legno del centro Italia - continua Elisabetta Masciarri - insieme a Filca e Feneal per dire a Federlegno che le carte in tavola non si cambiano. Noi rivendichiamo il modello contrattuale del 2016 che recupera il potere d’acquisto portando una aumento dignitoso ai lavoratori del settore”.