Non tutte e tutti sanno che esistono strumenti, anche di natura contrattuale, per difendere se stesse e le proprie colleghe dalle molestie sessuali. Si va da un accordo quadro a livello europeo recepito in diversi accordi interconfederali da noi, fino ad arrivare e norme specifiche all’interno dei contratti di secondo livello, senza dimenticare le leggi. Ovviamente norme e accordi da soli non sono sufficienti, occorre saper riconoscere le molestie, saperle denunciare e trovare ascolto e solidarietà. Ne va, anche, della salute e della sicurezza delle lavoratrici.

Da tempo la Cgil è impegnata sul fronte del contrasto della violenza nei confronti delle donne in tutte le forme e luoghi, tanto più in quelli di lavoro. Non solo attraverso la contrattazione, ma anche organizzando corsi di formazione per dirigenti sindacali, delegate e delegati, Responsabili salute e sicurezza. Da questo sforzo in Piemonte è nato un volume, un vero e proprio vademecum per contrastare uno tra i fenomeni più odiosi di discriminazione.

Racconta Graziella Silipo, responsabile del Dipartimento Salute e sicurezza nel lavoro della Cgil Piemonte: “Alla fine del percorso formativo in materia di prevenzione delle molestie e delle violenze nei luoghi di lavoro organizzato tra i nostri dipartimenti Salute e sicurezza sul lavoro e Politiche di genere, che si è tenuto tra settembre e novembre 2021, si sono costituiti, in seno ai discenti, i gruppi di lavoro per la progettazione e realizzazione degli strumenti utili per la prevenzione delle violenze e delle molestie anche sessuali nei luoghi di lavoro. Il primo strumento, di larga diffusione per le lavoratrici e i lavoratori, è stato il pieghevole “Contro violenze e molestie facciamo quadrato”, realizzato nel marzo 2022, stampato e distribuito in 19.000 copie”.

Le molestie nei luoghi di lavoro sono spesso esercitate da chi è in una condizione di “potere” rispetto alla propria vittima. Questo rende ancora più odiosa la violenza perché chi la subisce si trova – appunto – in una condizione di subalternità e non sempre riesce a riconoscere, denunciare e sottrarsi all’abuso. E allora è sicuramente importante che lavoratrici e lavoratori sia in grado di riconoscere le molestie, ma non basta. Per questo l’idea di un manuale per delegati e per rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza. Dice ancora Silipo: “È un piccolo manuale ad uso delle/dei Rls ed Rsu con contenuti normativi, suggerimenti e tracce per la valutazione del rischio in merito a VM. Con le indicazioni di quali e quanti compiti e obblighi stanno in capo alle varie figure del sistema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (che cosa devono fare le/i Dl, che cosa deve fare le/i Rls, le lavoratrici e i lavoratori...), con alcuni contenuti del contratto nazionale in merito al tema e indicazioni di primi contenuti da inserire negli accordi di secondo livello”.

Contratti e norme, dicevamo. “Il lavoro che proponiamo di seguito, non è 'originale', ma frutto dell’analisi e della condivisione di diversi contenuti estrapolati o dedotti da documentazione regionale, nazionale, europea e mondiale – aggiunge la dirigente sindacale - Riteniamo che un insegnamento della formazione sia anche quello d'imparare a selezionare le fonti e individuare quelle più attinenti allo scopo che ci si prefigge. Lo scopo, nel nostro caso, è quello di darci strumenti operativi per migliorare le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e in particolare, prevenire le violenze e le molestie (anche sessuali) negli ambienti di lavoro e se purtroppo dovessimo arrivare in ritardo, saper gestire al meglio le conseguenze di violenze e molestie”.

Come tutte le cassette degli attrezzi, anche questo manuale dovrà essere implementato. Per questo Silipo sottolinea: “Pensiamo che questo debba essere un lavoro in itinere, implementabile e modificabile così come lo sono dentro i luoghi di lavoro l’organizzazione, gli organigrammi, la politica aziendale di salute e sicurezza, la valutazione dei rischi e il conseguente documento di valutazione, la capacità e la forza contrattuale”.

Insomma uno strumento davvero utile non solo da utilizzare, ma da diffondere il più possibile.