A Foggia è un pomeriggio di cordoglio e di lotta. A partire dalle 16 (mercoledì 3 agosto) la Flai e la Cgil ricordano Joof Yusupha, il giovane bracciante del Gambia morto il mese scorso nel ghetto di Rignano. Il ragazzo, trentacinquenne, ha perso la vita nel rogo che ha devastato la sua baracca nella notte del 27 giugno. Yusupha viveva e lavorava in Italia da più di vent’anni ma non aveva documenti né la possibilità di un futuro dignitoso. Ora, grazie all'impegno del sindacato, la salma del ragazzo potrà finalmente tornare nel Paese di origine. La commemorazione odierna sarà seguita da un corteo diretto verso la Prefettura perché – denunciano lavoratori e sindacato – “il tempo della Bossi Fini, dei decreti Salvini che trasformano persone in schiavi perché private dei documenti, pur lavorando, pur vivendo nel nostro territorio, deve finire”. Daniele Iacovelli è il segretario generale della Flai Cgil di Foggia: "Yusupha è l'ultimo di una lunga lista di ragazzi morti tra incidenti nelle strade e nei ghetti. Questo accade proprio perché non hanno i documenti e non riescono a vivere una vita libera. La manifestazione che abbiamo organizzato è fondamentale"

Alle iniziative sarà presente anche il segretario generale della Flai Cgil nazionale Giovanni Mininni

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