Fumata bianca. A Milano i sindacati confederali e il Comune hanno firmato ieri (31 maggio) l'accordo che riguarda i lavoratori occupati sull'appalto dell'accoglienza dei musei e delle biblioteche cittadine. "Un accordo - si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil Milano - che applica in termini concreti e attuali il protocollo sugli appalti firmato nel 2021, che si conferma come uno strumento indispensabile per garantire lavoro di qualità. L'intesa è stata frutto di un lavoro dei sindacati confederali di concerto con le Direzioni interessate che hanno saputo dare seguito ai principi concordati con l'Amministrazione.

Rappresenta un importantissimo risultato perché stabilisce alcuni elementi precisi e fondamentali rispetto alla tutela dei lavoratori che la documentazione di gara del prossimo appalto dovrà contenere: prima fra tutti, la continuità dell'occupazione degli attuali addetti e del loro monte orario, comprendendo nel quadro di tutele anche i lavoratori a chiamata; l'applicazione del contratto nazionale di settore e la previsione che il costo della manodopera non potrà essere ribassabile in sede di offerta. Vale a dire che la prossima gara d'appalto non si giocherà sugli stipendi dei lavoratori ma agevolerà un'autentica concorrenza sulla qualità, a beneficio del servizio per i cittadini e per i fruitori del patrimonio culturale di Milano. Si tratta di principi che portano un avanzamento, poiché la non ribassabilità del costo del lavoro è un elemento di tutela sostanziale soprattutto per gli appalti ad alta intensità di manodopera come quello dei Musei cittadini".

"Si tratta di un primo importantissimo risultato, ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori", dichiara la Filcams Cgil di Milano. "Il percorso è ancora lungo e prevede diversi passaggi, primo fra tutti l'approvazione della delibera di indirizzo, la pubblicazione del bando e la procedura di passaggio d'appalto. Tuttavia l'accordo rappresenta un presupposto fondamentale per una positiva conclusione della vertenza".