Un addetto alla vigilanza di 60 anni ha perso la vita all’alba di oggi (7 maggio) in un incidente stradale mentre andava al lavoro da Sant’Arcangelo al Centro Oli di Viggiano, in provincia di Potenza. La Filcams Cgil e la Uiltucs della Basilicata, nello stringersi al dolore dei familiari, sottolineano con forza ancora un volta come “le condizioni di lavoro degli addetti alla vigilanza vadano assolutamente riviste con urgenza. Appena una settimana fa siamo scesi in piazza per sollecitare l'avvio delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del settore, atteso da oltre sei anni. Chiediamo alle istituzioni, ai committenti e a quanti hanno un ruolo di fare il possibile perché il tavolo venga riaperto e si possa arrivare finalmente a una dignitosa conclusione del negoziato”.

La situazione in questo comparto è aggravata in regione dalla mancata applicazione dei diritti previsti dal contratto nazionale dagli istituti di vigilanza, di cui purtroppo incidenti di questo tipo sono la conseguenza. Dalla turnazione di 12 ore al mancato rispetto del monte ore, dal mancato rimborso spesa per il rinnovo del porto d’armi a quello chilometrico per gli spostamenti al poligono di Eboli, nonostante la presenza del più vicino poligono autorizzato a Moliterno (Potenza).

E ancora, la formazione non retribuita e la mancata sanificazione sia delle automobili aziendali che degli ambienti di lavori. Molti addetti denunciano anche di vedersi cancellate le ferie senza averle effettivamente godute. Criticità che si verificano in quasi tutti gli istituti di vigilanza della Basilicata, ma in particolar modo alla Cosmopol e in SicurItalia. “Chiediamo pertanto con urgenza - concludono Filcams e Uiltucs in una nota - l’intervento delle istituzioni locali e dei committenti, affinché si verifichi il rispetto dei contratti”.