Un operaio di origini romene di 38 anni, Constantin Cobanel, è morto nel cantiere di un'abitazione privata, a Ollomont, piccolo comune nella Valle Grand Combin, in Valle d'Aosta. In base a una prima ricostruzione, l'uomo è rimasto schiacciato da una trave nel garage della villetta, nella mattinata di oggi (3 maggio).

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri per la ricostruzione della dinamica dell'incidente, e il 118 con l'elicottero della protezione civile regionale. L'uomo stava lavorando in un cantiere edile nell'abitazione di proprietà della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che passa lì parte delle vacanze da anni e che si è detta "sconvolta e affranta". 

La Fillea Cgil Valle d'Aosta ribadisce: "Come avevamo già fatto unitariamente con le altre sigle sindacali del settore edile, c'è la necessità di un tavolo di coordinamento di prevenzione sulla salute e sulla sicurezza. Avevamo già chiesto di avviare delle campagne di sensibilizzazione, partendo dalle scuole. Di pari passo anche la denuncia che era stata fatta dalla Funzione Pubblica Cgil Valle d'Aosta sulla mancanza di ispettori del lavoro in Valle d'Aosta. Tutto questo è stato ribadito anche nei tavoli, a cui abbiamo partecipato in Regione, alla presenza anche del Prefetto, nonché Presidente della Regione. Abbiamo ribadito la necessità di maggiori controlli e di una campagna di sensibilizzazione.

Diciamo che - con l'ennesima vita spezzata sul lavoro (e se ne contano molte in Valle d'Aosta tra il 2021 e in questo 2022, e siamo solo a maggio) - è ora di dire con forza "Fermiamo la Strage nei luoghi di lavoro". Visti i nostri numeri, piccoli, (siamo una regione di 125 mila abitanti) si rischia di raggiungere primati che mai vorremmo raggiungere per quanto concerne le morti sul lavoro. Non è più il tempo di aspettare delle risposte. È arrivato il tempo di agire, e di mettere in piedi una cabina di regia che veda coinvolti - nei vari ruoli - tutti i componenti del settore. È necessario attivarsi per garantire maggiori controlli e una campagna di sensibilizzazione massiccia su tutti i luoghi di lavoro. Non è tollerabile morire di lavoro. Non più".