Primo Maggio
In piazza ad Assisi con la mente rivolta alla popolazione ucraina. Poi scuola, sicurezza e lotta alla precarietà. "Non possiamo accettare che la guerra sia il normale strumento di regolazione dei rapporti tra persone e stati"
Primo Maggio
In piazza ad Assisi con la mente rivolta alla popolazione ucraina. Poi scuola, sicurezza e lotta alla precarietà. "Non possiamo accettare che la guerra sia il normale strumento di regolazione dei rapporti tra persone e stati"