Trenitalia non si presenta e tutto è rinviato ad oggi, 31 marzo. Aspettative disattese per sindacati e lavoratori della Boni srl, l’azienda appaltatrice del servizio di pulizia treni sul cantiere di Surbo. All’incontro convocato dalla prefetta Maria Rosa Trio erano presenti i rappresentanti dei lavoratori, la ditta appaltatrice (la Boni) e le due imprese che subentreranno in altrettante quote dell’appalto, la Dussman e la RekeepRail. Assente Trenitalia, unico soggetto che poteva dirimere la spinosa questione.

La vertenza

Nel passaggio di appalto, a partire proprio dalla Festa dei Lavoratori, 24 lavoratori rischiano di non poter godere del vantaggio della clausola sociale: 17 di loro lavorano da oltre 20 mesi con contratti in scadenza il 31 marzo, e giunti al massimo delle proroghe (cinque); gli altri sette scadranno ad aprile al compimento del decimo mese di contratto. Si tratta di una platea del personale che negli ultimi anni ha sostituito chi aveva raggiunto l’età pensionabile. A partire da maggio, l’appalto, fin qui gestito dai 47 lavoratori in organico della Boni, sarà 'spacchettato' in tre parti affidate ad altrettante aziende: pulizie su intercity notte, pulizie su intercity giorno e pulizie negli uffici. Dunque, non cambierà l volume del lavoro. Nel passaggio da una ditta alle altre, è garantita, per effetto della clausola sociale, l’assunzione dei lavoratori a tempo indeterminato (23). È invece a rischio quella dei lavoratori con contratti in scadenza o già scaduti.

Il tavolo

I dirigenti della Boni hanno garantito che sul cantiere di Lecce il lavoro non manca. E hanno ribadito la loro posizione: l’azienda è pronta a trasformare i contratti a tempo indeterminato, in modo da garantire il godimento della clausola sociale ai 24 lavoratori precari. A patto, però, che le aziende subentranti s'impegnino formalmente ad assumerli al momento del passaggio di appalto. Dussman e RekeepRail, da parte loro, hanno fatto riferimento al 'convitato di pietra'. Essendo l’appalto nazionale, si rifaranno a verifiche tecniche nazionali prima di prendere qualsiasi decisione sul cantiere di Lecce. Indipendentemente dal volume di lavoro. A questo punto, l’unico soggetto in grado di mettere la parola fine alla questione è Trenitalia. Il prefetto si è impegnato a riconvocare le parti, alla presenza di Trenitalia, per il 31 marzo.

Mobilitazione

I lavoratori sono rimasti delusi. Rappresentati da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl autoferro, hanno presidiato l’ingresso della Prefettura, senza creare disagi al traffico. Ma sono pronti a dare battaglia: domani pomeriggio, in attesa della convocazione, sono possibili nuove manifestazioni di protesta sul cantiere di Surbo.