Si terrà lunedì 14 marzo, alle 10, nella sede di Confindustria Basilicata, a Potenza, l'incontro tra le organizzazioni sindacali regionali e i delegati e la direzione aziendale del gruppo SitLogistic FDM dell’indotto di Melfi (settore logistica). “La riunione richiesta dalla Fiom Cgil – dichiara Giorgia Calamita dei metalmeccanici della Cgil lucana - è necessaria per fare chiarezza sull’organizzazione del lavoro che si vuole ridefinire nelle aziende logistiche dell’area industriale di Melfi, a fronte delle dichiarazioni di Stellantis e sugli eventuali efficientamenti che impatteranno sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro. Non è accettabile – aggiunge Calamita - continuare a far pagare ai lavoratori le crisi industriali e di settore, le flessibilità e la riduzione dei costi che si annunciano in Stellantis e che noi riteniamo non debba coinvolgere ulteriormente il livello salariale, occupazionale e le condizioni di lavoro con carichi non sostenibili. Da troppi anni i lavoratori vivono in estrema difficoltà per l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali con perdite salariali e incertezze future”.

 

Allarmante, in tal senso, è anche quanto emerso oggi all’incontro sindacale richiesto dalla direzione aziendale della SitRail, sempre dell’indotto logistica di Melfi, per comunicare alla Rsu che non ci sono le condizioni per garantire lo stipendio per intero ai lavoratori, e che erogheranno un acconto pari al 50%. Sulla restante parte del salario l’azienda non ha indicato né i tempi né le modalità di erogazione, dichiarando di essere in attesa di un versamento da parte del committente Stellantis per procedere con il saldo.

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La Rsu di stabilimento ha pertanto dichiarato lo stato di agitazione in attesa dell’incontro del 14 marzo in Confindustria, dove bisognerà fare chiarezza anche su questa situazione. “Non consentiremo che si perdano posti di lavoro nell'area industriale di Melfi – chiosa Calamita -. Durante l'incontro chiederemo che si faccia chiarezza: vogliamo conoscere lo scenario completo delle iniziative di efficientamento che si vorranno mettere in pratica a partire dalle logistiche, in quanto la situazione non può più essere gestita con tavoli separati tra logistiche, indotto e Stellantis. L’accordo sindacale firmato il 25 giugno 2021 con lo stabilimento Stellantis di Melfi, che prevede investimenti sulla riconversione elettrica con quattro nuovi modelli da produrre, garanzie salariali e occupazionali per tutti i lavoratori dell’area industriale di Melfi, va confermato nei fatti da tutti gli attori che lo hanno sottoscritto.

Non accetteremo nessuna operazione di ulteriori efficentamenti nell’area industriale di Melfi. Il rischio che si corre – conclude Calamita - è che si continui a tagliare, a ridurre i costi e a perdere i posti di lavoro. Per questo riteniamo fondamentale che sia le aziende dell’indotto che Stellantis confermino gli accordi e i piani di investimento e che il governo intervenga con politiche industriali del settore con piani straordinari che prevedano una transizione ecologica che eviti disastri sociali nella nostra regione e nel Paese”.