In Emilia Romagna un nuovo protocollo siglato lo scorso 23 dicembre si pone l'obiettivo di contrastare i tentativi di infiltrazione delle criminalità e, allo stesso tempo, promuovere la qualità e la sicurezza del lavoro negli appalti pubblici.

Il testo, sottoscritto dall'assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano e da Cgil, Cisl e UIl Emilia Romagna recepisce le modifiche legislative intervenute a livello nazionale dal 2017, e le richieste avanzate da tempo dalle organizzazioni sindacali rafforzando il protocollo regionale sulla Sanità ed estendendolo a tutti gli altri settori. Per i sindacati si tratta dunque di "un significativo passo in avanti perché quando parliamo degli appalti, parliamo di lavoratori e lavoratrici spesso dimenticati, in reale difficoltà". 

"Grazie al nuovo protocollo - si legge in una nota pubblicata sul sito della Cgil Emilia Romagna - si assicurano alcuni concetti fondamentali. In ogni bando di gara verrà definito il contratto nazionale del settore, in ogni cambio di appalto si garantisce un trattamento economico non inferiore al precedente e si garantisce sempre la clausola per la salvaguardia dell'occupazione. Inoltre, nel subappalto si applicheranno norme e salari dell'appaltatore. Si tratta quindi di regole certe ma anche verificabili, perché prima di predisporre qualsiasi bando la Regione e le stazioni appaltanti dovranno confrontarsi con il sindacato confederale. Anche per ogni cambiamento in corso d'opera ci sarà un esame congiunto con le parti. Particolare attenzione viene data alla presenza di imprese irregolari e cooperative spurie, caporalato, evasione fiscale e contributiva, irregolarità contrattuali. Elementi che indeboliscono la crescita economica, la coesione sociale, la credibilità delle istituzioni pubbliche e la qualità del lavoro nei territori dell’Emilia-Romagna. Occorre invece, sostengono Regione e sindacati confederali, promuovere la qualità del lavoro e la prevenzione".

Tra le altre misure previste a sostegno della legalità anche il rafforzamento dei requisiti qualitativi e reputazionali nelle procedure di assegnazione degli appalti, con incentivi per le imprese e gli operatori economici più affidabili, iscritti agli elenchi di merito. Sono inoltre previste quote premialità per le imprese che aderiscono a un sistema di controlli e vigilanza nelle fasi esecutive degli appalti, con il coinvolgimento attivo dei sindacati. Sul fronte dell'aggiudicazione degli appalti, poi, si incentiva l’offerta economicamente più vantaggiosa, anziché quella a minor prezzo, facendo così prevalere la qualità. Infine viene istituita una banca dati che permetterà al sindacato, per la prima volta, di conoscere tutto il sistema degli appalti pubblici in questa regione.