La Mamoli, storica rubinetteria di Lacchiarella con oltre 50 dipendenti, rischia di essere trasferita nel mantovano. Nel 2016 la fabbrica sull’orlo del fallimento venne acquisita dal gruppo Parini che, però, non acquistò l’area su cui sorge lo stabilimento. Oggi un’azienda che ha rinnovato i prodotti, ha una forte presenza sul mercato, rilevanti commesse, produce utili rischia di trasformarsi in un’area dismessa. La proprietà ha infatti comunicato la sua intenzione di spostare la produzione a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano.

“E’ inaccettabile – dichiara Andrea Torti della Fiom Cgil Milano – che una fabbrica sana e in attività venga di fatto chiusa. Ed è impensabile chiedere ai lavoratori di spostarsi quotidianamente di 140 chilometri da dove vivono: i trasferimenti evocati dall’azienda sono licenziamenti mascherati. Se il problema è l’area su cui è ubicato lo stabilimento, pensiamo ci sia tutto il tempo per ricercare e costruire una soluzione che consenta di mantenere sul territorio lo storico marchio e 50 posti di lavoro. In questo percorso stiamo già coinvolgendo le istituzioni, a partire dal Comune di Lacchiarella".

Nell’assemblea che si è svolta ieri in fabbrica le lavoratrici e i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione. Nei prossimi giorni verranno decise le forme e i tempi delle iniziative di mobilitazione per contrastare la scelta aziendale, scongiurare i licenziamento e mantenere in attività l’azienda.