Whirlpool ha sospeso la procedura di licenziamento fino al 15 ottobre, per valutare la proposta di Invitalia sullo stabilimento di Napoli. È quanto emerso dal tavolo tra governo, azienda e sindacati che si è svolto oggi al ministero dello Sviluppo economico: il confronto è stato aggiornato al 28 settembre. Adesso arriva il momento di trovare soluzioni vere e durature, che permettano la continuità aziendale e naturalmente la garanzia di tutti i posti di lavoro.

"Useremo i 15 giorni della sospensione della procedura ma se non basteranno, perché abbiamo bisogno di fare un'analisi seria, ne chiederemo degli altri finché non saremo convinti". Così la segretaria nazionale della Fiom, Barbara Tibaldi. "Vedremo se corrisponderà a fatti concreti - ha aggiunto -: il fatto che non abbiamo i nomi degli investitori non ci consente di esprimere un giudizio compiuto, ma la dimensione con cui è stato presentato il piano per Napoli ci obbliga ad andare a vedere i particolari".

"Ringraziamo il Mise - ha aggiunto -, oggi rappresentato nella sua completezza, che è un elemento di garanzia. Le ipotesi di reindustrializzazione sono complesse e meritano approfondimenti. Bene che ci sia una prima illustrazione della proposta. Fateci discutere della concretezza - quindi -: non diremo mai sì o no fino a quando non sapremo quanti lavoratori saranno assunti, con quale contratto e quali saranno le garanzie di questo progetto". Insomma, bisogna entrare nel merito per arrivare a una soluzione concreta. 

A parlare poi è stato il segretario generale della Fiom Napoli, Rosario Rappa: "Abbiamo detto al ministro che per noi la via maestra è la ripresa produttiva con Whirlpool a Napoli. Abbiamo detto che siamo disponibili a confrontarci senza pregiudiziali su un piano industriale per la rioccupazione dei lavoratori. La proposta del consorzio ci dà il contesto in cui muoverci. Prima di sciogliere qualunque riserva faremo una valutazione finale, quando avremo chiaro chi sono i soggetti industriali coinvolti, il piano, la tempestica, gli occupati e le condizioni normative ed economiche".

Nel frattempo Fim, Fiom e Uilm hanno presentato un ricorso per condotta antisindacale, in merito alla procedura di licenziamento messa in atto dalla Whirlpool. Le sigle ipotizzano infatti una violazione dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, da parte della proprietà dell'azienda.

Da parte sua, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: "Lo sforzo del governo è trovare una prospettiva seria di riconversione industriale. Val la pena approfondire questo progetto. Ringrazio l'azienda e i sindacati per la disponibilità ad esaminare il percorso presentato oggi".

Fiom, Fim e Uilm: ora parte un confronto serrato

A fine giornata arriva la nota unitaria dei sindacati. "Anche grazie al richiesto intervento del Ministro Giorgetti, Whirlpool ha accettato di allungare la procedura, originariamente in scadenza il giorno 29 settembre, di altri 15 giorni", dicono Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl, Barbara Tibaldi e Gianluca Ficco, segretario nazionale UilmUil.. "Dobbiamo utilizzare il tempo a nostra disposizione per analizzare la soluzione proposta dal governo - a loro avviso -, a partire dalla piena e duratura occupazione per tutti i 330 dipendenti di Napoli. Il piano oggi illustrato da Invitalia di costituzione di un polo della mobilità sostenibile deve difatti essere dettagliato, a cominciare dai nomi degli imprenditori coinvolti, dai tempi del progetto e dalle condizioni economiche e normative della assunzione dei lavoratori".

Al contempo, aggiungono, "a Whirlpool chiederemo di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, supportando il progetto e i lavoratori con atti concreti e laddove non dovesse esserci un’ipotesi condivisa di riattivare la produzione nello stabilimento napoletano. I prossimi incontri saranno decisivi per capire se questa dura vertenza possa o meno concludersi con un accordo che tuteli i lavoratori", concludono.