Mamoli è la storica rubinetteria di Lacchiarella, già salvata dal fallimento nel 2016 e che da allora, grazie all’acquisizione del gruppo Paini, è tornata sul mercato con nuovi modelli e la ritrovata capacità di creare valore per proprietà e lavoratori. La nuova proprietà non aveva però acquistato l’area produttiva di Lacchiarella e, dopo il fallimento della precedente, è andata alla ricerca di una nuova area dove insediarsi, dapprima indicando alcune ipotesi a 80/100 km di distanza e poi comunicando ai sindacati il trasferimento a Castiglione delle Stiviere nel Mantovano, in un capannone del gruppo Paini, posto a  140 km da Lacchiarella.

“Il trasferimento in provincia di Mantova è un licenziamento mascherato, che avrà un importante impatto occupazionale sul territorio. I lavoratori e le lavoratrici sono preoccupati per il loro futuro e sono pronti a mobilitarsi - dichiara Andrea Torti della Fiom Cgil, di Milano -. L’azienda ci ha comunicato che il trasferimento dovrebbe avvenire tra un anno circa e che l’incertezza è causata dai tempi del tribunale e dell’asta di vendita del terreno dove sorge attualmente la Mamoli.”

I lavoratori e le lavoratrici si sono riuniti in assemblea non appena appresa la notizia e chiedono che lo spostamento a Castiglione delle Stiviere sia reso sostenibile per tutti.

“Vogliamo che l’azienda, oltre a farsi carico del viaggio – oltre tre ore e mezzo al giorno tra andata e ritorno –, riconosca a tutti i lavoratori un’indennità mensile per il disagio arrecato, convertibile in riduzione d’orario. Il rilancio della Mamoli è avvenuto grazie allo sforzo profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori che non devono subire un licenziamento mascherato. Chiediamo anche l’intervento della Regione e della Sindaca di Lacchiarella per tutelare gli oltre 50 lavoratori e lavoratrici della Mamoli”, conclude il dirigente sindacale.