Si è aperto oggi presso lo stabilimento Fpt industrial di Foggia il confronto tra la direzione di Cnhi e una delegazione Fiom, composta dal segretario nazionale e territoriale e i delegati, sulla situazione produttiva e occupazionale del sito foggiano. Nonostante sia stato convocato su un tavolo unico dalla direzione aziendale, l'incontro si è svolto su tavoli separati su richiesta dei sindacati firmatari del Ccsl.

"Riteniamo incomprensibile che dinnanzi ai problemi di lavoratrici e lavoratori possano sussistere ragioni di divisione sindacale, in particolare se l’obiettivo è garantire il futuro occupazionale e produttivo. L’azienda ha comunicato che, a partire da luglio 2021, la produzione del motore per il Ducato sarà progressivamente ridotta, fino alla totale cessazione, a seguito della decisione di Fca d'internalizzare la produzione. Entro tale data è confermato il normale flusso dei volumi produttivi". Così, in una nota congiunta, Fiom nazionale, Fiom di Foggia e i delegati.

"Per affrontare il calo dei volumi previsto, il gruppo sta predisponendo un piano articolato su tre fronti: consolidare e implementare volumi produttivi per le produzioni in essere (Daily e Fuso); insourcing di attività; contrattualizzazione nuovi clienti. A tal fine, si prevede l’utilizzo di ammortizzatori sociali per permettere i lavori necessari nello stabilimento utili all’adeguamento degli impianti. Cnhi ha comunicato che non è in discussione il futuro dello stabilimento per il valore e la qualità del prodotto realizzato. Riteniamo che il raggiungimento dei notevoli risultati conseguiti nel corso degli anni da Cnhi di Foggia, che hanno permesso all’azienda di stabilire, di anno in anno, sempre nuovi record, siano il frutto dell’intelligenza, del lavoro e dei sacrifici affrontati dai lavoratori", aggiunge la Fiom.

"Per noi, è un punto fermo il futuro occupazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori in stabilimento, a prescindere dalla tipologia di contratto di lavoro in essere. Pertanto, alle normali scadenze, riteniamo debbano essere stabilizzati i rapporti di lavoro oggi precari. Con l’avvio odierno del confronto, riteniamo necessario dover superare la divisione del tavolo sindacale e di avviare un percorso unitario a tutela dei lavoratori. È indispensabile, per affrontare la scadenza del luglio 2021, realizzare un percorso di approfondimento utile individuare tutte le azioni necessarie a salvaguardare l’occupazione, al fine di ridurre l’impatto degli ammortizzatori sociali. Il tavolo, riconvocato per la fine di settembre 2019, dovrà approfondire tutte le questioni legate all’andamento produttivo e occupazionale”, conclude il sindacato.