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"No all'uso dei fondi pubblici del Pnrr per consentire ai privati di costruire studentati senza vincoli sociali". A dirlo è il Sunia Emilia-Romagna, rilevando che è "grave, strumentale e inaccettabile il tentativo di scaricare sulle autonomie locali la responsabilità delle politiche abitative in mancanza dei dovuti trasferimenti da parte dello Stato".
"Denunciamo con sdegno - scrive il sindacato inquilini - l'utilizzo di fondi pubblici per costruire studentati che poi saranno gestiti da privati che, come sta già succedendo oggi, hanno la spregiudicatezza di proporre agli studenti 'privi di mezzi' affitti vanno da 767 euro a posto in una stanza singola a 455 euro per un posto in una doppia".
Dunque, anche su questo tema, da parte del governo "non c'è alcuna chiarezza, ma ci opporremo se, come sembra, il Fondo housing universitario sarà destinato esclusivamente ai privati, senza alcun obbligo di destinazione al diritto allo studio". Il Sunia. solidarizzando con gli studenti, annuncia di voler essere al loro fianco verso le prossime manifestazioni "fino a quando non verrà raggiunto l'obiettivo di creare un numero sufficiente di alloggi dignitosi e sostenibili per studenti e famiglie".