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“L’attivazione con la massima urgenza di un confronto congiunto tra tutti i soggetti interessati, al fine di condividere un percorso, atto a dare garanzie e tutele ai lavoratori, che espletano con bus servizi internazionali, e ai viaggiatori trasportati”. Lo chiedono unitariamente i segretari generali di Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, in una lettera inviata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al ministro degli Affari esteri e cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, in merito alla vicenda dei due autisti di un pullman in servizio per la compagnia Flixbus, che hanno riferito di essere stati fermati dalla gendarmeria francese con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per aver trasportato passeggeri non in regola con i visti di ingresso in Francia.
“La vicenda – scrivono i tre dirigenti sindacali – rappresenta evidentemente un increscioso episodio rispetto al quale si rileva la necessità di un intervento di chiarimento. I conducenti di autobus, in questo caso di servizi internazionali di linea autorizzati dal ministero dei Trasporti, sono formati per verificare, prima di far salire i passeggeri, il possesso di un titolo di viaggio idoneo e di un documento di riconoscimento, in corso di validità, da parte del viaggiatore e non hanno le competenze e lo status giuridico per accertare eventuali irregolarità che vadano oltre questo”.
“Siamo fortemente a favore dei controlli su strada – evidenziano infine Malorgio, Pellecchia e Tarlazzi – purché venga garantito un metodo condiviso a livello internazionale che non penalizzi viaggiatori, lavoratori, aziende e la libera circolazione e che garantisca la legalità”.