"Il valzer cui abbiamo assistito in questi giorni sulla composizione della giunta regionale e la nomina del nuovo capo di gabinetto della giunta non è certo quello che auspicavamo come biglietto da visita del nuovo governo regionale". A dirlo sono il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa e Giuliana Scarano (Fp Cgil regionale), commentando la nomina del nuovo capo di gabinetto da parte del governatore Vito Bardi. "In occasione del 1° maggio, appena alle nostre spalle, abbiamo evidenziato le tante vertenze che attraversano la nostra regione e che richiedono un impegno immediato della nuova giunta, di cui aspettiamo la formalizzazione, e del Consiglio che oggi si insedia", spiegano i due esponenti sindacali: "Tutta la querelle nata sul decreto di nomina del capo di gabinetto, in particolare il corposo incremento del trattamento economico - incremento del tutto discrezionale e non ancorato a nessun criterio normativo - rispetto a chi ha precedentemente rivestito il medesimo incarico dirigenziale, nel medesimo ufficio, stride fortemente con le tante urgenze dell'ente".

Summa e Scarano sottolineano che "i lavoratori della Regione attendono a oggi il completamento dell'iter per l'attribuzione delle progressioni economiche orizzontali, mentre gli incarichi di posizione organizzativa sono fermi al palo nonostante un confronto che, seppur tardivamente avviato dall'amministrazione, ha visto le organizzazioni sindacali dare la propria disponibilità e responsabile collaborazione per giungere a una regolamentazione che consentisse il conferimento degli incarichi prima della scadenza improrogabilmente fissata dal contratto collettivo nazionale del lavoro al 20 maggio. Tanto allo scopo di evitare che, seppur in assenza di un nuovo assetto macro organizzativo, l'assenza di figure apicali negli snodi organizzativi strategici potesse limitare la piena operatività della macchina amministrativa. Ma al di là di queste urgenze che intrecciano la valorizzazione professionale del personale con la funzionalità della macchina amministrativa, riteniamo che il nuovo governo regionale debba misurarsi con immediatezza con una profonda riorganizzazione della governance regionale da cui molto del futuro di questo territorio dipende".