Marisa, Bruna, Nunzia, Norma, Alice, Emma, Giovanna, Teresa, Maria, di nuovo Teresa, Maddalena, Ines, Walchiria. È a loro, alle ragazze che scelsero con coraggio di rischiare la loro vita per liberare il Paese dal nazifascismo, che è dedicato il calendario 2022-2023 del Coordinamento donne della Fisac Cgil “Ora e sempre Belleciao” realizzato con l’Anpi, Associazione partigiani d’Italia, ed edito da Futura. Un calendario un po’ particolare perché inizia con l’8 marzo e perché racconta le storie di donne nella Resistenza, che furono determinanti per il successo della lotta di liberazione, sempre attive nel lavoro di informazione, approvvigionamento, collegamento, stampa e propaganda, trasporto di armi e munizioni, nell’organizzazione sanitaria e ospedaliera, anche nello scontro armato. Senza di loro, la Resistenza non ci sarebbe stata.

“Abbiamo voluto realizzare un affresco collettivo a partire dalle nostre regioni, valorizzando innanzitutto le testimonianze dirette di chi è stata figlia, nipote, parente, amica o conoscente di partigiane o antifasciste locali – scrive l’Anpi -. Sono memorie da non disperdere, come in una cena di famiglia, come una nonna che racconta una sua ribellione, un atto di cui essere orgogliosa, un esempio di vita e di dignità”. Dopo quasi 80 anni da quell’8 settembre 1943 che sancì ufficialmente la nascita della Resistenza, le nostre partigiane, ribelli e combattenti due volte, hanno ancora molto da insegnarci. Anche perché è necessario proseguire sullo stesso cammino di allora: la storia ci insegna quanto siano precarie tutte le conquiste sociali, faticose le trasformazioni culturali e quanta strada ci sia ancora da fare. 

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