A Napoli la Cgil esprime forte preoccupazione per il futuro. È quanto è emerso nella relazione del segretario generale Nicola Ricci nei comitati direttivi delle strutture provinciale e regionale.

“In un momento storico in cui ci troviamo ad affrontare una pesante crisi economica aggravata dalla perdurante pandemia, la maggioranza che ha sorretto finora l'esecutivo non ha più i numeri per governare. Noi, in questo scenario, siamo un'organizzazione presente, attiva, che vuole affrontare la crisi e mettere in campo ogni iniziativa per il rilancio del Paese”, ha detto Ricci.

“Questa è una crisi incomprensibile e irresponsabile, se non ci sarà uno sbocco positivo, molti provvedimenti resteranno fermi al palo: dal Milleproroghe, al Pnrr fino al decreto Ristori, che in questi mesi ha sofferto anche di una mancata selezione di interventi da parte del governo, che non ha tenuto conto delle produzioni che nella pandemia sono cresciute e di quelle che hanno vissuto drammatici momenti di deficit. Il governo - ha aggiunto Ricci - non ha avuto costanza nel rapporto con le parti sociali. Nessun dialogo sulla legge di bilancio, nessuna salvaguardia dei contratti nazionali di lavoro, nessun passo avanti nel rinnovo dei protocolli di sicurezza, nessuna misura di politica industriale".

"Fisco, scuola, sanità, sistema Paese: sono queste - ha concluso Ricci - alcune delle riforme che devono vederci impegnati. Così come dobbiamo rilanciare le nostre proposte per il territorio. Nel nostro Paese solo sei grandi città superano i 500mila abitanti, per il resto ci sono tanti piccoli Comuni e aree interne che vanno salvaguardate. Con la Regione Campania il confronto va avanti, finito il primo giro di tavoli tematici, ora ci apprestiamo ad affrontare i tavoli tecnici. Occorre socializzare a tutti i livelli della nostra organizzazione questo e tutti gli altri confronti che abbiamo avviato con le istituzioni locali. Socializzare questa discussione servirà ad individuare le priorità per il futuro delle nostre città e della regione".