“Voglio incentivare le persone ad andare a votare al referendum dell’8 e 9 giugno e votare sì”. Inizia così l’appello in video di Julio Velasco, il grande allenatore di pallavolo e dirigente sportivo. “Credo sia positivo e giusto per la democrazia andare a votare – dice –, sia per il sì che per il no. Penso che l’astensionismo sia sbagliato”.

Velasco spiega poi i motivi del sì: “Voto sì perché trovo giusto che le persone che vivono in Italia, parlano italiano, non hanno precedenti penali, pagano le tasse e hanno un contratto di lavoro regolare, possano iniziare dopo cinque anni l’iter per la cittadinanza, che a sua volta dura almeno otto anni”.

Del resto lo stesso Velasco è un migrante nel nostro Paese: “Io ho avuto la cittadinanza italiana perché il Presidente della Repubblica ha voluto premiarmi per meriti sportivi – ricorda -, ciò ha portato molti vantaggi a me e alla mia famiglia”.

“Trovo sia giusto che tutte queste persone abbiano i vantaggi di essere italiani: per esempio, oggi se restano senza contratto per un anno si trovano in grande difficoltà. È necessario incorporare queste persone nella società italiana, integrandoli e dando loro possibilità di lavoro”. 

L’integrazione, conclude lo sportivo, “è anche conveniente: non dobbiamo aspettare dieci o vent’anni per far integrare i migranti, altrimenti a volte cova la rabbia sociale e il malcontento, è già successo in altri Paesi. Integriamo il più possibile per non avere problemi in futuro”.