"Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti mostra due volti: uno quando parla ai giornali nazionali e con i sindacati, un altro quando parla dai giornali locali. Da quello che sostiene sul Corriere del Veneto, sembra emergere una sua totale dimenticanza di quanto ha sottoscritto con i maggiori sindacati della scuola e dell'istruzione il 24 aprile scorso". A dirlo è il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli, ricordando che nell'intesa il governo "s'impegna a salvaguardare l'unità e l'identità culturale del sistema nazionale di istruzione e ricerca, garantendo un sistema di reclutamento uniforme, lo status giuridico di tutto il personale regolato dal ccnl, la tutela dell'unitarietà degli ordinamenti statali, dei curricoli e del sistema di governo delle istituzioni scolastiche autonome".

Nella sua intervista, invece, Bussetti ha detto "che il suo modello si ispira a quello della Val d'Aosta e del Trentino, dove risorse, orario, piano di studio, contratti di lavoro, mobilità, aggiornamento del personale docente e Ata, reclutamento dei dirigenti scolastici, non sono più nazionali. Dicendo ciò si confessa candidamente che il sistema scolastico e di istruzione non esisterà più perché diventa regionale a statuto speciale. Non è questo che si legge in Costituzione". La Flc Cgil "non starà a guardare inerte allo scempio che si vuole fare della Carta costituzionale, del sistema scolastico e dell'istruzione del Paese. E si prepara fin d'ora alla mobilitazione del personale nelle forme democratiche necessarie, nessuna esclusa, fino a che questo sciagurato disegno non venga deposto definitivamente nel cassetto".