“Il sistema penitenziario è già sottoposto ad un enorme stress. Gli effetti di questo decreto non faranno altro che peggiorare ulteriormente la situazione". È quanto afferma Mirko Manna, coordinatore della Fp Cgil polizia penitenziaria, riguardo al Decreto Caivano varato dal governo.

Un provvedimento, per il sindacalista, ispirato a "un approccio esclusivamente securitario", e che "non è in grado di fornire risposte efficaci, anzi, rischia di ingolfare ancora di più un sistema già in grande difficoltà. La polizia penitenziaria è sotto organico - spiega Manna -, con evidenti carenze di personale in ogni ruolo. Emettere decreti motivati solo da esigenze di populismo, senza analizzare le conseguenze reali per i lavoratori e per le strutture stesse, è un atto irresponsabile". 

“Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità necessità di investimenti significativi da parte del governo. Torniamo a ribadire la necessità di investire in un piano straordinario di assunzioni per tutte le figure professionali che agiscono dentro e fuori le carceri, compresa l’esecuzione penale esterna, per il recupero il reinserimento ed il controllo dei detenuti. Serve inoltre una maxi assunzione per il corpo di polizia penitenziaria: riteniamo sia necessario l’arruolamento urgente di almeno 8.000 nuovi agenti", prosegue Manna.

"Solleciteremo un incontro con il ministro Nordio e con il capo della Giustizia minorile, Dott. Antonio Sangermano. Vogliamo comprendere come il ministero della Giustizia intende agire ed intervenire”, conclude il coordinatore della Fp Cgil polizia penitenziaria.