La commissione Giustizia del Senato che sta esaminando il ddl Pillon ha rinviato la discussione a nuova data, probabilmente a settembre. Dopo la frenata del Movimento 5 stelle, la senatrice del Pd Valente ha chiesto il ritiro del testo leghista. Momenti di confusione in maggioranza, alla fine un accordo si è trovato: il Pd ha ritirato tutti gli iscritti a parlare ed è poi stato votato il mandato al relatore per presentare un testo unificato, visto che sono sei i Ddl sull'affido depositati. Il relatore sarà sempre Simone Pillon. "Un testo unificato non è scampato pericolo", ha detto Susanna Camusso in conferenza stampa al Senato dopo l'annuncio del rinvio. 

Le modifiche al diritto di famiglia slittano dunque a settembre, dopo il primo stop registrato ad aprile quando anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora, aveva affermato che il testo non sarebbe mai arrivato in Aula. Esulta il Partito democratico, da sempre contrario alla riforma proposta dall'esponente leghista che ha comunque ricevuto all'unanimità dalla commissione Giustizia l'incarico di redigere il nuovo testo. Un compito che, assicura Pillon, lo impegnerà già dalle prossime ore. “Mi metterò al lavoro perché il prima possibile si diano risposte concrete alle famiglie”, ha detto il senatore del Carroccio. Prosegue dunque la mobilitazione della Cgil e della varie associazioni contrarie al disegno di legge, che oggi hanno anche organizzato un tweet bombing portando l'hashtag #NoPillon tra i trend topics italiani sul social network.

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