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“Il cedimento improvviso del pilone del viadotto a Tiera, alla periferia di Potenza, mette nuovamente in luce il problema dello stato delle infrastrutture lucane, lasciate completamente all'abbandono, specie quelle provinciali, e la necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini e delle cittadine”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega. “Da tempo – osserva il sindacalista – grazie anche alle denunce del sindacato di categoria, la Filt Cgil, stiamo portando avanti una battaglia sulla sicurezza di utenti e lavoratori per quanto riguarda la viabilità e i trasporti, denunciando varie situazioni di pericolo: dalla strada statale 598 a Isca Pantanella, dalle fermate dei bus urbani nella città di Potenza alla sicurezza nei cantieri delle stazioni, dalla circolazione di mezzi vetusti e non più sicuri al mancato rispetto dei contratti di servizio”.
La Regione ci ascolti
L’assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe e il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, “non possono più continuare a ignorare le nostre segnalazioni e le nostre richieste di convocazione, tra cui una riguarda proprio il tratto stradale e ferroviario del viadotto di Tiera. Come Cgil – aggiunge Mega – oltre a vigilare sulla tempistica degli interventi, intensificheremo la campagna di segnalazione agli organi competenti, compresa la magistratura, Ispettorato del lavoro e Corte dei conti, al fine di scongiurare ulteriori eventuali incidenti che solo per una pura coincidenza a oggi non hanno arrecato danni a cose o persone”.
Un quadro desolante
Nel caso specifico del viadotto di Tiera, che ha determinato l’ennesima chiusura della linea ferroviaria Potenza-Melfi appena riaperta, si mette ancora una volta in evidenza la contraddizione per la quale la Regione Basilicata continua a pagare un contratto di servizio per treni che vengono sostituiti dai bus. “È inaccettabile – conclude Mega – che nel territorio lucano girino solo bus sostitutivi, mentre gli unici treni pagati dalla Regione sono quelli in circolazione da Rocchetta a Foggia, nell’intero territorio pugliese. A ciò va aggiunto che dal primo ottobre richiuderà la linea ferroviaria Potenza-Salerno, mentre il Lucania Express, unico collegamento per Bari con servizi serali per Taranto, registra affluenze molto basse. Anche l’offerta commerciale di Trenitalia sembra più utile all’azienda che alle esigenze di lavoratori, con buchi anche di sei ore fra un servizio e l’altro e l’accavallamento di più sevizi nello stesso vettore e nella stessa fascia oraria. Una situazione insostenibile, che richiede maggiore rigore e rispetto da parte delle istituzioni".