La notizia che il ministro Tria abbia dato il via libera alla permanenza di Casa Pound nello stabile di proprietà del demanio è, “al tempo stesso, grottesca e preoccupante”. È il commento della Cgil di Roma e del Lazio. “Grottesca – continua il sindacato – perché nella città della delibera 140, che prevedeva lo sgombero delle realtà associative romane, l’unica tutela arriva per Casa Pound, con il placet del governo nazionale”.

Sono infatti decine le realtà che nel corso degli anni hanno svolto una funzione di sussidiarietà e di sostegno civile e sociale a Roma, e oggi sono sotto attacco, come è il caso della Casa internazionale delle donne. Ma la notizia è anche “preoccupante”  per la Cgil, perché, “invece di procedere allo scioglimento di una formazione dichiaratamente e orgogliosamente fascista, la si tutela in spregio anche al dettato costituzionale”.

“Per quanto ci riguarda – conclude la Cgil romana – continueremo a svolgere la nostra attività a sostegno dei più deboli e dei valori fondanti della nostra comunità, fra i quali è da annoverare senza dubbio l’antifascismo. Questo concetto lo riproporremo in piazza il prossimo 25 aprile, proprio nella città medaglia d’oro della Resistenza”.