Prima ha insultato ripetutamente il personale di origine straniera occupato presso gli appalti di Poste Italiane Spa e SDA Poste Italiane in Emilia Romagna, poi, davanti alle rimostranze dei funzionari sindacali con i quali si stava confrontando, ha replicato seccamente: “Ma non lo avete capito? Io sono razzista e lo dichiaro”. L'episodio, raccontato nei particolari in una nota diffusa dalla Filcams Cgil di Bologna, vede come protagonista un rappresentante di un'azienda del settore pulizie che opera in tutta l'Emilia Romagna.

“In più occasioni – raccontano i sindacalisti della Filcams di Bologna - sono state rivolte offese verso i lavoratori stranieri colpevoli di non lavorare, a detta del rappresentante aziendale. Come tutti gli stranieri, definiti 'diversi' dai lavoratori italiani, oppure 'scansafatiche e poco seri come tutta la colonia di magrebini, tutti imparentati'”.

“È evidente – scrive ancora la Filcams Cgil – che l'atteggiamento adottato da parte dell'impresa sia offensivo della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, non conforme ai dettami della Costituzione Italiana e punibile secondo le norme di legge vigenti. Riteniamo altresì evidente che queste dichiarazioni siano frutto del clima di odio verso le persone straniere, generato anche dal clima politico e fomentato dalle scelte politiche di questo governo”.

La Filcams di Bologna ha quindi ritenuto opportuno segnalare quanto accaduto, “proprio perché è nostro dovere tutelare la dignità umana e batterci contro le derive xenofobe e razziste”. Segnalazione fatta alle società committenti e alle autorità competenti, ma anche ad un pubblico più vasto attraverso il comunicato stampa, “proprio perché le parole sono importanti – conclude la Filcams - Il linguaggio forma la cultura del paese e ne definisce le scelte politiche, queste parole dette senza alcun timore dimostrano la banalità del male che ci ricorda i tempi più bui della nostra storia”.