“Abbiamo bisogno di politica industriale, di un progetto complessivo per il Paese ed è responsabilità delle classi dirigenti meridionali non essere riusciti a concretizzare tutto questo. La vicenda dell’autonomia differenziata racconta questa responsabilità”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, intervenendo all’attivo unitario di Cgil Cisl Uil Campania. “E’ nato un progetto che spacca il Paese, l’esatto opposto di ciò che sarebbe necessario e cioè di un Mezzogiorno che diventa fattore di crescita e coesione. Va contrastata questa visione neo-centralistica delle Regioni, che non tiene conto delle esigenze di governo e delle potenzialità di crescita delle grandi città metropolitane. Certo non come fanno De Luca e De Magistris. L’azione del presidente De Luca è sbagliata. Non è con l’autonomia della Campania che diventa giusto assegnare alle Regioni compiti che vanno allo Stato, come le politiche ambientali, le politiche infrastrutturali, le politiche energetiche. Ma anche la risposta di De Magistris non è quella giusta. Ci si limita all’affermazione di principi che vanno a modificare lo Statuto Comunale ma senza affrontare il tema vero e cioè come, in un normale e organico processo di riorganizzazione istituzionale, si distribuiscono i poteri dove sono più utili, attraverso un processo di autonomia regionale regolato da una legge quadro che restituisce le Regioni al loro compito primario: più programmazione e meno gestione”. “Trasporti, ambiente, rifiuti - secondo Schiavella - vanno assegnati ad una dimensione metropolitana. In tema di trasporti, c’è una sottostima dei trasferimenti regionali al Comune metropolitano, ma c’è anche il tema della governance, di come costruisci, a livello adeguato di scala, i processi di gestione. Basta con l’improvvisazione istituzionale. Dobbiamo rivendicare un disegno organico di poteri e funzioni, dentro il quale le necessarie autonomie rispondano esclusivamente all’obiettivo di garantire maggiore efficacia ed efficienza dei servizi, in un quadro di effettiva e solidale fruizione dei diritti costituzionalmente garantiti”.