“Una campagna di raccolta firme per chiedere al presidente della Regione di ritirare l’adesione al progetto di autonomia differenziata del governo”. Questa la proposta lanciata dal segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino, nel suo intervento dal palco della manifestazione regionale contro l’autonomia differenziata che si è tenuta oggi (sabato 15 aprile) a Caltanissetta, promossa da Cgil e Uil Sicilia, Anpi, Arci, Ali Autonomie, Legacoop e Uisp.

“Una battaglia importante per diritti fondamentali come la sanità, l’istruzione, la mobilità, il futuro dei nostri giovani”, ha detto Mannino: “Se non otterremo risposte nei termini di politiche per lo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno la mobilitazione continuerà”. Mannino è tornato anche sull’idea del ministro Calderoli di destinare ai Lep le risorse del Fondo di sviluppo e coesione: “Si tratta di residui non spesi, è vero, ma non certo per colpa dei siciliani che finirebbero col pagare due volte i costi dell’inadeguatezza della politica”.

Mannino ha rilevato le tante contraddizioni di una misura che renderebbe più forti le regioni forti e più deboli quelle deboli, che non sarebbero in grado di gestire molte competenze. “Lo strapotere delle Regioni – ha aggiunto – depotenzierà ancora di più le autonomie locali. I diritti e la loro esigibilità verrebbero frantumati, così come l’unitarietà dello Stato”.

Il segretario Cgil ha così concluso: “Si potranno curare solo i più abbienti che praticheranno ancora di più la migrazione sanitaria, portando ulteriori risorse nelle casse degli ospedali di altre regioni. E per quanto riguarda l’istruzione, l’autonomia potrebbe riguardare la didattica, le graduatorie, i contratti. Si determinerebbe un Paese a più velocità anche in questo importante ambito, cioè un Paese diviso”.