È il 31 dicembre del 1979. Sandro Pertini, presidente della Repubblica, indirizza il tradizionale messaggio di fine anno ai cittadini e alle cittadine italiane. Rievoca la lotta di Liberazione, la Resistenza dei giovani partigiani che come lui si erano battuti per la libertà, e poi, prima di congedarsi, si sofferma sull'urgenza della pace:

Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, - dice il presidente - al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo, e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra. Orbene, chi rappresenta questi popoli, chi detiene nelle loro mani i destini di questi popoli, deve raccogliere questa loro volontà e fare in modo che la pace veramente sia duratura. Si spendono miliardi per costruire ordigni di guerra, che se per dannata ipotesi, ripeto, fossero usati sarebbe la fine dell'umanità intera del nostro pianeta. E mentre si spendono miliardi per costruire ordigni di morte, vi sono migliaia e migliaia di creature umane che nel mondo stanno morendo di fame. Nel 1979, amici che mi ascoltate, sono morti nel mondo 18 milioni di bambini per denutrizione. Questa strage d'innocenti pesa come una severa condanna sulla coscienza degli uomini di Stato e, quindi, anche sulla mia coscienza. Io ripeto qui quello che vi ho detto l'anno scorso facendovi il mio saluto augurale: si svuotino gli arsenali, si colmino i granai.

Quest'anno, in occasione del 25 aprile, giornata d'impegno per la memoria e per la pace, questo passaggio del discorso di Pertini è stato interpretato da Lamberto Corsani e pubblicato in podcast sul sito www.noipartigiani.it, assieme ad altre riflessioni di due protagoniste della storia italiana, anch'esse impegnate tanto nella Resistenza quanto contro la guerra: Lina Merlin e Nilde Iotti, per la voce di Loredana Martinez.

Nuove testimonianze che arricchiscono il patrimonio raccolto da Gad Lerner e Laura Gnocchi nel memoriale della Resistenza che rende pubbliche, dagli archivi, altre 50 interviste a donne e uomini che hanno lottato per la nostra libertà.