I recenti e ininterrotti episodi di cronaca nera che hanno visto coinvolta anche una nostra delegata, Rossella Placati, colpita a morte vigliaccamente dal suo compagno, ci hanno reso convinti che non possiamo e non dobbiamo assistere a fatti di tale efferata violenza senza provare a fare qualcosa. Stavolta è toccato a Rossella, ma la lista degli omicidi, dei femminicidi, è quotidiana e sembra non finire mai. Che fare allora?

È evidente che non si sia fatto abbastanza, dal punto di vista normativo e operativo, per proteggere almeno quelle donne che, coscienti del pericolo, hanno trovato la forza per denunciare il proprio persecutore. È altrettanto evidente come le disparità di condizione sociale ed economica pongano intere fasce di donne in condizione di dipendenza dal proprio aguzzino, che non sempre arriva alla violenza fisica, ma molto spesso esercita quella psicologica.

L’arretratezza culturale del nostro Paese su tali temi rimane uno dei problemi da affrontare e superare. La via di uscita principale da questa condizione è il lavoro: un lavoro con pienezza di diritti, salario e retribuzione. Che sia dignitoso e fonte di soddisfazione. Che sia terreno dove crescono solidarietà, amicizia e relazioni. Che sia motivo di orgoglio e bandiera di autonomia e indipendenza.

Abbiamo pensato che esprimere la nostra solidarietà, seppure atto legittimo e apprezzabile, stavolta non fosse sufficiente. Abbiamo scelto di scendere in campo. Forti del valore che il lavoro ha per noi. Perché il lavoro è dignità, segna la nostra identità, e rafforza la nostra libertà che nasce anche dall’indipendenza economica. Difendere, sostenere e promuovere il lavoro delle donne è compito della nostra organizzazione. Proclamando in ogni luogo che la parità di condizioni deve valere nella vita come nel lavoro, difendendo, a parità del valore del lavoro, la parità salariale.

Per rafforzare le nostre idee di libertà, dignità e autodeterminazione la Filctem Cgil mette in campo, a partire dall’8 Marzo, una grande campagna incentrata sul lavoro, dimostrando che si può uscire dal silenzio, senza entrare nella retorica.

"Si scrive lavoro, si legge identità" è il titolo del nostro viaggio nei luoghi di lavoro. Che siano aziende, piccole realtà manifatturiere, grandi realtà del panorama delle imprese del nostro Paese, non importa. Quel che importa è il racconto del lavoro delle donne. Per questo chiediamo ai nostri sindacalisti uomini e donne, alle nostre Rsu, a tutti i lavoratori con cui abbiamo rapporti nei posti di lavoro, di testimoniare la fatica, l’impegno, la forza e il piacere del lavoro delle donne. Racconti personali, individuali e collettivi, sviluppati liberamente a partire dall’8 Marzo.

Vogliamo aprire con voi una pagina importante e nuova della storia della categoria. La storia delle nostre donne, quella che ancora nessuno ha mai raccontato, per testimoniare da che parte stiamo. Quest’anno regalate, insieme alle mimose, una foto del vostro, del nostro lavoro. Le foto e i filmati, con i riferimenti di chi li ha realizzati, potranno essere indirizzati a: redazione@filctemcgil.it. Saranno la traccia per scrivere un nuovo capitolo, il punto di partenza per una grande iniziativa multimediale che si terrà a ridosso dell’estate 2021.

Silvia Asoli coordina il dipartimento Politiche di genere della Filctem Cgil nazionale