La Procura generale russa mette al bando Amnesty international definendola una "organizzazione indesiderata" e impedendo quindi all'organizzazione mondiale per i diritti umani di operare nel Paese.

Secondo Mosca, la sede londinese della ong è il centro di "progetti globali russofobi finanziati dai sostenitori del regime di Kiev", "sostiene organizzazioni estremiste", "finanzia le attività di agenti stranieri" e mira “a intensificare il confronto militare nella regione". 

Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, spiega come le attività della ong disturbi il Cremlino che procede con uno dei suoi provvedimenti repressivi e assicura che ciò non fermerà chi opera per i diritti umani