È arrivata l’intesa, dopo 41 giorni di sciopero, tra il sindacato United auto workers (Uaw) e Ford Motor, per il rinnovo del contratto di lavoro degli addetti del Gruppo nordamericano. Un accordo preliminare, che dovrà essere ratificato dai lavoratori nelle prossime settimane, ma che è stato già accolto come "storico" dal presidente Joe Biden. 

La stessa Uaw informa che l'accordo prevede un aumento del 25% della retribuzione di base e degli assegni per il costo della vita. Anche la Ford si è detta "soddisfatta" del risultato. 

"Abbiamo ottenuto risultati che nessuno pensava fossero possibili", ha dichiarato Shawn Fain, presidente Uaw. "Dall'inizio dello sciopero, Ford ha messo sul tavolo il 50% in più rispetto a quando ci siamo fermati. Questo accordo ci mette su una nuova strada per sistemare le cose alla Ford, nelle Big Three e dell'industria automobilistica nel suo complesso", ha aggiunto Fain. 

L’intesa con Ford potrebbe essere il passepartout per chiudere la vertenza con le altre due big, General Motors e Stellantis. Parallelamente a quelli con Ford, stanno infatti proseguendo i colloqui tra GM e Uaw. Mentre la vertenza a tre - prima volta nella storia americana - ha finora coinvolto in scioperi locali e mirati quasi 50mila lavoratori.

“Mi congratulo con la Uaw e la Ford per essere venute a patti dopo un negoziato duro e in buona fede, e per aver raggiunto un accordo di principio storico”, ha detto Biden in un comunicato della Casa Bianca.

In un discorso video Fain e il vicepresidente della Uaw Chuck Browning hanno fornito alcuni dettagli, delineando i prossimi passi nel processo di ratifica. “Ciò che è iniziato in tre stabilimenti a mezzanotte del 15 settembre è diventato un movimento nazionale”, ha detto Fain. “Stiamo cambiando la situazione per la classe operaia in questo Paese”.

“Il nostro sindacato si è unito come non vedevamo da anni. Dai Grandi Laghi al Golfo del Messico, i nostri membri si sono riuniti per dire alle Big Three con una sola voce che profitti record significano un contratto record”, ha aggiunto invece Browning. 

I benefici dell’accordo - informa sempre la Uaw - sono valutati più di quattro volte i benefici ottenuti con il contratto del 2019 e “forniscono maggiori aumenti salariali di base rispetto a quelli che i lavoratori Ford hanno ricevuto negli ultimi 22 anni. L’accordo garantisce un aumento del salario base del 25% fino all’aprile 2028 e aumenterà cumulativamente il salario massimo di oltre il 30% fino a oltre 40 dollari l’ora, inoltre aumenterà il salario iniziale del 68%, fino a oltre 28 dollari l’ora”. I lavoratori meno pagati della Ford “vedranno un aumento di oltre il 150% nel corso della durata dell’accordo, con alcuni lavoratori che riceveranno un aumento immediato dell’85% subito dopo la ratifica”, conclude la Uaw.

Soddisfazione arriva anche dalla Fiom. “Congratulazioni al presidente Shawn Fain e a tutta la famiglia Uaw per l'ipotesi di accordo siglata con Ford. E un accordo storico che arriva dopo 40 giorni di scioperi. Questa mobilitazione, partita da tre stabilimenti alla mezzanotte del 15 settembre, è diventata un movimento nazionale e un punto di riferimento per il sindacato a livello internazionale. Oltre al consistente aumento salariale, che sarà ulteriormente incrementato sulla base dell'inflazione, hanno ottenuti importanti risultati in tema di lotta alla precarietà e al doppio regime contrattuale ed è stato conquistato il diritto di sciopero per contrastare chiusure di impianti”, dichiara il segretario nazionale Samuele Lodi.