Sì dal XV congresso della Ces alla proposta della Cgil di avviare un grande percorso di mobilitazione europea. Tutti i sindacati europei, tutte le federazioni europee di categoria e l'intero gruppo dirigente appena eletto hanno condiviso la proposta della Confederazione. "Al centro della mobilitazione – ha spiegato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a margine di una iniziativa in Campidoglio – il contrasto al ritorno dell'austerità; il lavoro sicuro e dignitoso, e quindi la lotta alla precarietà; l'aumento dei salari e delle pensioni, un fisco equo che redistribuisca i profitti; la difesa dei servizi per garantire in primis i diritti alla salute e all'istruzione pubblica".

Per Landini occorre "affermare in Europa un nuovo modello di sviluppo che dia reali opportunità ai giovani, cancelli le differenze salariali tra uomini e donne, che includa e non lasci indietro nessuno". "Affinché non siano i lavoratori a pagare nuovamente il prezzo di questa ennesima crisi – prosegue il sindacalista – abbiamo proposto all'intero movimento sindacale europeo di mobilitarsi su questi temi fin da subito, a partire da giugno, in ognuno dei nostri Paesi, nei modi e nelle forme che decideremo nazionalmente, per arrivare ad un grande momento comune in autunno".

"Dopo le straordinarie manifestazioni di maggio, andremo avanti con ancora più forza e convinzione perché le nostre rivendicazioni ora vivono nella mobilitazione del movimento dei lavoratori che ha superato i confini nazionali", conclude il leader della Cgil.

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