Per la trentesima volta e a larga maggioranza l'assemblea generale delle Nazioni Unite ha condannato l'embargo imposto a Cuba dagli Stati Uniti. Solo Usa e Israele hanno espresso voto contrario, mentre l’Ucraina di Zelensky e il Brasile si sono astenuti.

A commentare il voto è Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, categoria dell'agroindustria da anni impegnata a sostenere il popolo cubano attraverso campagne e azioni di solidarietà. Mininni ha sottolineato come “ben 185 Paesi hanno approvato la mozione di condanna di un bloqueo che solo negli ultimi dodici mesi ha prodotto perdite per lo Stato cubano valutate in 3806 milioni di dollari, con aumento del 49% rispetto ai sei mesi precedenti, condannando la popolazione alla fame. Numeri e comportamenti che la dicono lunga sul concetto di democrazia e rispetto della sovranità degli altri Paesi da parte degli Stati Uniti (e Israele). Il presidente Biden ha mantenuto il vero e proprio strangolamento dell’isola caraibica voluto dal suo predecessore Trump, e se ne infischia del voto Onu".

"In direzione ostinata e contraria, - ha aggiunto il dirigente sindacale - la Flai continua a sostenere il popolo cubano, con una battaglia politica e di solidarietà. Anche l’uragano Iansi aggiunge alla lunga lista di traversie che il popolo cubano continua ad affrontare. E come i cubani ci sono stati vicini nei primi terribili giorni della pandemia così noi oggi vogliamo essere loro vicini con azioni concrete di solidarietà, per aiutarli a resistere a un bloqueo che è il segno inequivocabile della tracotanza e arroganza imperiale degli Usa”.