Il collasso della Silicon Valley Bank e poi quello di Credit Suiss, salvata dalla fusione con Ubs, provocano continui crolli in borsa che fanno temere anche i risparmiatori e gli investitori italiani. La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, afferma che al momento non dovrebbero esserci rischi immediati, ma pone alcune questioni che riguardano la regolazione del mondo della finanza.  

“Il fallimento della SVB riguarda il mercato americano – afferma -. È una banca che sosteneva e investiva nelle start up e con il rialzo dei tassi non ha avuto più liquidità, da qui il fallimento. In Italia gli istituti di credito sono abbastanza patrimonializzati e siamo in presenza di banche tradizionali. I rischi ci sono, ma abbiamo gli strumenti per affrontarli”.

Esposito cita poi il problema degli extraprofitti, che non riguarda solamente le imprese energivore ma anche le banche, ed esorta a interrogarsi su quale sia il ruolo che vuole avere lo Stato in termini di regolazione: “Nell’articolo 47 della nostra Costituzione c’è la tutela del risparmio, ma anche il coordinamento di cos’è il sistema finanziario nel nostro Paese, che invece in Italia è lasciato andare”.

“Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni – conclude la segretaria generale della Fisac - altri rischi non ne vediamo, ma noi siamo attori sindacali e non economici”.