L'appello
Reddito di emergenza: non c'è più tempo

ASviS e ForumDD, guidate da Enrico Giovannini e Fabrizio Barca, incalzano il governo sulla necessità di nuovi strumenti finalizzati ai più vulnerabili e deboli. "Se non agisse subito, oltre a commettere una grave ingiustizia, si assumerebbe gravi responsabilità"
Garantire un reddito per i 6-7 milioni di lavoratori esclusi dal decreto “Cura Italia” e una "più giusta e progressiva tutela per le lavoratrici e i lavoratori autonomi": è questo l'obiettivo della proposta avanzata al Governo e alle forze di maggioranza che lo compongono ormai da tre settimane dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS, portavoce Enrico Giovannini) e dal Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD, coordinatore Fabrizio Barca) e rilanciata in occasione di questo Primo Maggio.
Ai Ministri della Repubblica
— Fabrizio Barca (@fabriziobarca) April 30, 2020
Ai Capi dei partiti di maggioranza
Bloccando ogni tutela sociale alla parte più debole del paese,
ecco a chi segate gambe, braccia e teste. Non sono briganti o scalda-poltrone. Sono il frutto di una società ingiusta. @DD_Forumhttps://t.co/s9bsXvxwzN
"Come prevedibile e previsto - affermano ASviS e ForumDD - l’emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza sociale ed economica per troppi cittadini e cittadine. Un Governo che non agisse subito, oltre a commettere una grave ingiustizia, si assumerebbe gravi responsabilità. Quella di impedire a molte persone di programmare il futuro perché costrette a occuparsi di cosa mettere sulla tavola per sé e per i propri figli. Quella di esporli alle proposte della criminalità organizzata, che sta espandendo lo strumento dell’usura. Quella di far perdere proprio nei più deboli ogni fiducia nello stato democratico, incapace di attuare la Costituzione. Con il rischio - concludono ASviS e ForumDD - di alimentare rabbia sociale attraverso una guerra tra poveri che potrebbe disgregare società e relazioni".