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Rafforzare l’educazione alla sicurezza e alla consapevolezza dei propri diritti tra le studentesse e gli studenti che si preparano a entrare nel mondo del lavoro. È questo l’obiettivo del nuovo concorso promosso da Cgil, Flc e dal patronato Inca, rivolto alle classi quarte e quinte degli istituti tecnici e professionali. L’iniziativa, che nasce nell’ambito delle celebrazioni per gli ottanta anni dell’Inca Cgil, prende il via in sette città simbolo – Bari, Bologna, Catanzaro, Palermo, Perugia, Potenza e Torino – capoluoghi delle regioni più colpite da infortuni e morti sul lavoro in relazione agli occupati.
Obiettivo doppio: promuovere la cultura della sicurezza e spiegare che, anche durante i tirocini, si hanno gli stessi diritti dei lavoratori
Il progetto si concentra su chi si prepara a entrare nel mondo del lavoro, attraverso i percorsi Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), per offrire strumenti concreti di consapevolezza e prevenzione. Le studentesse e gli studenti parteciperanno a incontri e moduli formativi sui rischi, sui diritti e sui comportamenti da adottare, con materiali multimediali che richiamano anche casi di cronaca recenti. L’obiettivo è duplice: promuovere una cultura della sicurezza e far comprendere che, anche durante i tirocini, ragazze e ragazzi hanno gli stessi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
A conclusione del percorso, le classi realizzeranno podcast, video e altri prodotti multimediali sul tema, che saranno valutati in un concorso nazionale con un premio di 1.000 euro per le scuole vincitrici di ogni città. La premiazione verrà fatta in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, il 28 aprile 2026.
Brusa, Inca: “Nelle scuole perché la sicurezza è un diritto, una conquista e un valore da praticare ogni giorno”
“Portare la cultura della sicurezza nelle scuole significa formare le lavoratrici e i lavoratori di domani – spiega Lorella Brusa, del collegio di presidenza di Inca Cgil –, rendendoli consapevoli dei propri diritti e offrendo loro gli strumenti per tutelarsi, nell’arco di tutta la loro vita. Il sindacato lavora per i diritti di tutte e tutti, e noi, come Inca Cgil, li aiutiamo a farli valere: offriamo assistenza gratuita a chi resta senza lavoro, a chi si infortuna, a chi parte per l’estero e, un domani, quando arriverà il momento della pensione, saremo ancora al loro fianco. È un impegno che dura da oltre ottant’anni e che oggi si rinnova nelle scuole, parlando alle nuove generazioni con un linguaggio adatto a loro e con lo sguardo rivolto al futuro. Perché la sicurezza è un diritto, una conquista e un valore da praticare ogni giorno”.
Pistorino, Flc: “La sicurezza sul lavoro non è solo un insieme di norme, ma è un percorso culturale su cui bisognerebbe investire seriamente e non tagliare”
“Chiediamo da anni di eliminare l’obbligatorietà dei Pcto e di investire nella scuola per riportare nei laboratori l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e la sperimentazione attiva – sottolinea Graziamaria Pistorino, segretaria nazionale Flc Cgil –, eppure in queste ore la legge di bilancio taglia i fondi per la sicurezza e l’edilizia scolastica. Il progetto congiunto Inca, Cgil e Flc offre la corretta formazione a chi per la prima volta sperimenta il contatto con i rischi del mondo produttivo. Formazione alla cittadinanza oggi significa anche formazione alla sicurezza: studentesse e studenti sono cittadine e cittadini di domani ma, già da oggi, hanno il diritto di vivere contesti sicuri e cambiare le regole di un gioco mortale che in Italia produce tre vittime ogni giorno. La sicurezza sui luoghi di lavoro non è solo un insieme di norme, ma è un percorso culturale per la società intera su cui bisognerebbe investire seriamente e non tagliare”.
Re David, Cgil: “La cultura del diritto alla salute e all’incolumità personale e collettiva sia diffusa fin dall’età scolare”
“È importantissimo, oggi più che mai, di fronte a una catena di infortuni e malattie professionali che purtroppo non accenna a fermarsi, che la cultura del diritto alla salute e all’incolumità personale e collettiva sia diffusa fin dall’età scolare, e soprattutto nelle occasioni di primo approccio con il mondo del lavoro – conclude Francesca Re David, segretaria confederale della Cgil –. La diffusione delle conoscenze relative alla prevenzione è necessaria e urgente, anche per mettere in discussione un modello di organizzazione del lavoro che, non rispettando le regole fondamentali di ambienti sani, sicuri e correttamente strutturati, si rivela sempre più negativo per le condizioni delle persone e per gli esiti che produce”. Un messaggio rivolto alle nuove generazioni, perché la sicurezza non sia un obbligo formale, ma un diritto essenziale di tutte e tutti.























