Esperanto di pace. Per ritrovare la via del dialogo è il titolo scelto per la nuova edizione di Storie inaspettate, il concorso letterario promosso annualmente dalla FiTeL, la Federazione Italiana del Tempo Libero, costituita nel 1993 per iniziativa delle tre confederazioni sindacali. La decima edizione del premio prende in prestito alcuni versi del Simon Boccanegra verdiano, per lanciare il tema: “E vo’ gridando pace, e vo’ gridando amor”. 

"L’attuale tragico momento storico, sconvolto da atrocità e violenze al livello mondiale – si legge nel lancio del concorso –  richiama la Federazione a riconfermare la volontà di operare nella comunità come ente di promozione culturale nell’alveo di un sempre più sentito impegno civile e di relazioni solidali”.

Storie inaspettate è un concorso riservato a scrittori non professionisti e a racconti inediti. Nessuna quota di iscrizione viene richiesta, ma sono previsti sia premi in denaro che tour di presentazione dei racconti vincitori. In totale sono previste undici categorie, compresi gli scritti selezionati per il Premio giuria. Quest’anno ci sarà un riconoscimento aggiuntivo per chi è socio della Federazione.

Le figure che negli ultimi anni hanno accompagnato il concorso come padrini e madrine sono connotate da una forte sensibilità sociale. Quest’anno la scelta è caduta su Rosella Postorino (Premio Campiello 2018), scrittrice tradotta in tutto il mondo e arrivata anche sul grande schermo con Le assaggiatrici.

Scrittori, giornalisti, docenti universitari, editor offrono generosamente la loro professionalità in una giuria qualificata che opera con una procedura di valutazione anonima e collegiale, garantendo l’affidabilità dell’esito finale. Il tema del concorso è libero, sarà possibile candidarsi fino al 31 gennaio 2026.