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La contestazione per la presenza, alla fiera romana “Più libri più liberi”, di una casa editrice riconducibile all’estrema destra neofascista sta assumendo proporzioni ampie e molto partecipate. Molti espositori presenti alla Nuvola dell’Eur, dove la manifestazione dedicata alla piccola e media editoria prosegue fino all’8 dicembre, hanno deciso di unirsi a un’azione comune di protesta.
Sabato alle 15, una ventina di editori spegneranno simbolicamente i propri stand per trenta minuti, lasciandoli completamente al buio come segnale di dissenso. Hanno già confermato la loro adesione marchi come Coconino Press, Caissa, BeccoGiallo, e/o, Fandango, Playground, Voland, Sur, Momo, e Red Star Press; la lista continua ad ampliarsi e include anche Futura editrice.
Gli spazi verranno coperti con teli neri, impedendo l’accesso al pubblico. Durante questo flash mob verrà distribuito un volantino che chiarisce il significato dell’iniziativa: mostrare concretamente cosa significhi, per la libertà di parola e di stampa, vivere sotto un regime autoritario. Il messaggio che i partecipanti intendono trasmettere è netto: “Questo è ciò che accade quando fascisti e nazisti applicano la loro idea di libertà di espressione. Vogliamo una ‘Più libri più liberi’ antifascista.”






















