Sospeso in Sicilia il servizio di collegamento con le isole minori gestito dalla Ustica lines a causa del mancato pagamento dei corrispettivi da parte della regione. A rischio 400 posti di lavoro e la stagione turistica Stagione turistica a rischio e subito 400 lavoratori licenziati. E' quello che si sta rischiando in queste ore nella vertenza Ustica lines nata da un contenzioso tra la regione Siciliana e la compagnia privata di navigazione che, in forza di un bando regionale vinto lo scorso anno, assicura una parte consistente dei collegamenti con le isole minori siciliane, le Eolie e le Egadi innazitutto.

Nelle ultime 48 ore la Ustica lines, alla quale la Regione siciliana a un anno dall'affidamento del servizio e dal suo regolare avvio non ha mai pagato il corrispettivo previsto nel bando, ha sospeso il servizio e annunciato l'avvio delle procedure di licanziamento per i 400 dipendenti. “Una vicenda che ruota attorno ricorsi, controricorsi e impasse negli uffici della Regione ma che sta producendo effetti immediati e gravi sui 400 lavoratori della compagnia e sugli abitanti delle isole. Senza contare che siamo ormai all'inizio della stagione turistica– spiega Pino Foti della segreteria della Camera del Lavoro di Messina che insieme alla Filt regionale sta seguendo la vicenda-. Come sindacato abbiamo provato a mediare, a cercare soluzioni ma tutto resta bloccato sulle scrivanie della Regione”.

La vicenda ruota tutta attorno al bando di gara per 36 milioni di euro per il servizio di collegamento con le isole Eolie e Egadi vinto nell'aprile del 2014 dalla Ustica lines e annullato a distanza di un anno – durante il quale la Ustica ha regolarmente espletato i servizi previsti- per un presunta sovradeterminazione del 15%. “Non ci interessa come è nata o si sia sviluppata la questione della sovradeterminazione, ma i lavoratori che stanno rischiando di pagare il prezzo di errori, mancati controlli e procedure burocratiche farraginose, lente e, tutto sommato, anche confuse”.

Dopo il decreto ingiuntivo con cui la Ustica lines, a un anno dall'avvio del servizio, ha ottenuto il pagamento del 50% dell'importo previsto in bando, la Regione siciliana- stando alla ricostruzione fatta dalla stessa compagnia di navigazione nella nota ufficiale di annuncio della sospensione del servizio e dei licenziamenti,- ha prima dato diosponibilità a saldare fino all'85% delle somme dovute fino alla verifica sulla congruità dei costi, poi ha parlato di nuovo bando, poi di proroga.

“Qualunque sia la strada che la Regione vorrà intraprendere, lo faccia presto- osserva Foti-, per rispondere alle esigenze degli abitanti delle isole e per dare certezze occupazionali ai lavoratri che come sempe in queste vicende sono i primi a pagare per errori altrui”.