Uno striscione di cinque metri con scritto "Consultazione sul valore legale: Profumo d'inganno". Questa la protesta degli studenti all'Università di Ancona dove il ministro Profumo si è recato oggi (29 marzo) per l'inaugurazione dell'anno accademico. La contestazione - è detto in una nota - è stata organizzata dall'Unione degli Universitari di Ancona che non hanno digerito, in una sola settimana, l'accelerazione del Ministro sulla riforma del diritto allo studio e la consultazione on-line definita "truffa" dal sindacato studentesco.

"Abbiamo chiesto al Ministro - afferma il comunicato diffuso dall'Udu nazionale - il ritiro della consultazione online sul valore legale del titolo di studio. Riteniamo infatti che questa metodologia, così come strutturata e proposta, rappresenti un tentativo per fuorviare la realtà e indirizzare la consultazione da subito in una data direzione. Inoltre il sistema di accreditamento per effettuare l’accesso alla consultazione non è controllato infatti, come abbiamo provato e dimostrato, si può benissimo accedere con nomi e dati fittizi. Il celebre 'Elvis Presley' infatti, era riuscito ad entrare nel sistema e avrebbe potuto contribuire a una decisione cosi importante per il futuro del mondo accademico. Crediamo che per affrontare un tema come questo sia necessario invece avviare in primis una discussione seria con i rappresentanti degli studenti al Cnsu ed al Cun".

Gli studenti dell'Udu criticano anche l’atto del governo n. 436 riguardante il diritto allo studio. "In particolare - continua - crediamo che l’aumento della tassa regionale  prevista dal decreto sia l’ennesimo provvedimento che, per non gravare su Regioni e Stato, finisce per pesare unicamente sulle spalle di quei soggetti che andrebbero invece tutelati". Critiche anche per il decreto n. 437 riguardante la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli Atenei.