Prosegue, ma non senza difficoltà, il confronto tra sindacati delle tute blu e associazione datoriale per il rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica, scaduto il 31 ottobre 2016. Restano infatti forti distanze tra le parti su temi fondamentali quali il salario, il welfare, la sanità integrativa, la previdenza complementare e l'inquadramento. A riferirlo è la Fiom Cgil nazionale che dopo l'incontro di martedì 7 marzo in Unionmeccanica a Milano, nel quale sono stati affrontati in particolare i temi di salute e sicurezza, trasferte, trasferimenti e appalti.

Su tutti questi temi - scrive in un report la Fiom Cgil - ci sono state delle aperture. Come quella a recepire nel contratto (sulla falsariga di quello siglato con Federmeccanica) il diritto soggettivo di ogni lavoratore a 24 ore retribuite di formazione nel triennio (o un contributo di 300 euro per corsi esterni in assenza di formazione aziendale); la conferma del diritto alle 150 ore e l'aggiornamento dei corsi per conseguire un titolo legale di studio riferibile al Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente; la programmazione mensile dei permessi riconosciuti per le necessità di cura dei familiari (legge 104) entro 10 giorni dalla fine del mese precedente, salvo casi di necessità e urgenza; il riconoscimento ai lavoratori extra comunitari di periodi continuativi d'assenza dal lavoro, prevedendo la possibilità di usufruire oltre che delle ferie anche degli altri permessi retribuiti previsti dal Contratto eventualmente disponibili.

E ancora, linee guida per il lavoro agile o smart working; l'adeguamento dell'età anagrafica per i lavoratori che possono essere trasferiti solo in casi eccezionali (da 50 a 52 anni per gli uomini e da 45 a 48 anni per le donne) e la definizione di un raggio di 25 Km dalla sede dello stabilimento per l'attivazione della procedura prevista dal contratto in caso di trasferimento; l'aggiornamento della normativa relativa alle trasferte con la previsione del rispetto del tempo minimo di riposo previsto per legge; la sperimentazione di sistemi e modalità di segnalazione dei «quasi infortuni» a livello aziendale e di coinvolgimento dei lavoratori nell'organizzazione dell'attività di prevenzione; l'attivazione, al cambio appalto per le attività di gestione impianti nei lavori pubblici di servizi, di una procedura di consultazione sindacale della RSU e di un tavolo di confronto per salvaguardare l'occupazione.

A questi elementi positivi, fa però da contraltare una richiesta da parte di Unionmeccanica di ulteriori flessibilità sui contratti a termine e sull'orario di lavoro, richiesta che la Fiom ha valutato "non accogliibile" e di conseguenza ha respinto. Restano poi come detto le distanze piuttosto marcate su temi dirimenti, a partire dal salario.

Il confronto in sede tecnica é stato aggiornato il prossimo 24 marzo sulla prima parte del contratto e sistema di informazione, successivamente è stato fissato un ulteriore incontro il 10 aprile 2017.