“Abbiamo già messo in campo i nostri legali, il provvedimento del garante è sproporzionato”. A dirlo è Massimiliano Bianchi della Filcams di Firenze commentando ai microfoni di RadioArticolo1 lo stop imposto dall'Autorità per gli scioperi alla protesta indetta per il fine settimana di Pasqua nei musei di Firenze.

“Questi lavoratori - spiega il sindacalista - svolgono attività di biglietterie e book shop e dunque non rientrano nel campo di applicazione dei servizi pubblici essenziali, perché la legge parla di vigilanza e di sorveglianza. Tra oggi e domani faremo partire una lettera alla commissione di garanzia per contestare punto per punto la decisione di bloccare lo sciopero”.

Questo settore, ricorda Bianchi, non è in crisi, anzi. Ma se nella gara d'appalto non c'è la clausola sociale, si mettono a rischio 356 posti di lavoro: "Sappiamo bene che uno sciopero di questo tipo impegna la città e non vogliamo essere noi quelli che non danno la possibilità ai turisti di visitare le nostre bellezze. Chiediamo solo un atto scritto al ministro Franceschini che metta al sicuro i posti di lavoro e allo stesso tempo garantisca il turismo. Ci ha detto che avrebbe messo la clausola sociale nel bando per la gara di appalto, ma alla nostra richiesta di un impegno scritto finora non è stato dato seguito”.