Sono un'ottantina le vertenze aperte in Toscana e 20 mila i posti di lavoro a rischio. C'è soprattutto nella regione un dato nuovo rispetto alle vertenze tradizionali: l'80 per cento delle crisi aziendali ha ragioni meramente finanziarie, come testimonia l'altissima percentuale di procedure di concordato e fallimentari. Tutti i settori ne sono colpiti: edilizia, meccanica, alimentare (meno 3 per cento), chimica, con la sola eccezione del settore orafo e della pelletteria. Le ore di cassa integrazione sono state 50 milioni del 2012, tornando al livello del 2009, che aveva finora costituito il punto più basso della crisi.